Seigatsu Gakuen.
Conosciuta, più o meno, come scuola adibita unicamente agli studi astronomici.
Sono pochi gli studenti che partecipano alle lezioni, a causa della posizione scomoda dell'edificio. Una zona rurale, con qualche stazione piazzata a caso nei dintorni per i ragazzi che tornano a casa durante le vacanze, niente di più, niente di meno.
Pochi studenti, sì, ma molto, molto particolari.
Nessuno lo sa, ma la Seigatsu nasconde un segreto che si radica nella storia, come mito, come leggenda, che risale alla sua fondazione, sessanta anni prima.
~*~
Quando si voltò e la vide, la sua mente si fece completamente bianca.
Sapeva cosa sarebbe successo, da lì a poco
La conosceva già, quella sensazione.
E' la Realtà che ti prende a pugni, poi, quando sei a terra dolorante, ti sputa in faccia e ride.
"Te l'avevo detto."
~*~
Hoshi era una ragazza bellissima e aggraziata come solo i cigni potevano essere. Aveva capelli d'argento che le ricadevano lisci sulle spalle e occhi blu come il cielo. Minoru se ne innamorò immediatamente.
La prima volta che si parlarono avvenne quasi per caso. Era la notte del Tanabata e i fuochi d'artificio avevano appena iniziato a colorare il cielo di rosso e di giallo.
Si sedettero su un prato ad ammirare lo spettacolo insieme e l'uomo fu colpito dall'intelligenza di lei. Conosceva il nome di tutti gli astri, sapeva indicargli ogni costellazione e parlava di eroi che esiliavano e incatenavano mostri tra le stelle.
«Dovresti fare l'insegnante» le disse una sera. Lei rimase perplessa.
«Non saprei proprio che cosa insegnare»
«Potresti parlare delle stelle»
«E a chi mai interesserebbe una cosa del genere?» rise Hoshi, portandosi elegantemente una mano davanti alla bocca.
«A molti, sono sicuro. Mi stai dicendo che non ti piacerebbe?»
La ragazza rivolse lo sguardo al cielo notturno e sospirò.
«No. No, mi piacerebbe.»
~*~
Eattamente un anno dopo, si sposarono.
Ma Minoru non poteva continuare ad ignorare i bisbigli del villaggio.
Kabuki era un minuscolo pesino di appena settecento abitanti e i pettegolezzi si spargevano come l'aria. L'ultimo accusava Hoshi di stregoneria.
L'uomo non era certo uno sciocco, aveva notato anche lui i comportamenti strani della sua sposa, ma non vi aveva mai prestato veramente attenzione. L'amava, questo era l'importante.
Fu quando ebbero un figlio, che la situazione al villaggio degenerò.
~*~
«Non permetteremo a qual piccolo demonio di crescere.»
Gli disse un giorno il capovillaggio.
«Fatti da parte e lasceremo viva tua moglie.»
Voleva ribattere, urlare a quel vecchio che non avrebbe permesso a nessuno di toccare la sua famiglia, quando il corpo davanti a lui prese fuoco e si contorse sotto il suo sguardo inorridito, fino a trasformarsi in cenere. E il capovillaggio semplicemente smise di esistere.
Minoru si voltò lentamente, per fissare la donna a pochi passi da lui.
I capelli argentei le ricadevano davanti agli occhi e il kimono bianco le dava un'aria spettrale.
Le guance di Hoshi erano solcate da lacrime di disperazione.
«Mi dispiace Minoru, perdonami.»
Fu l'ultima cosa che udì, prima che le fiamme lo avvolsero.
~*~
Nessuno sa come e perchè la Seigatsu Gakuen sia stata costruita.
Non si sa nemmeno perchè la scuola insegni astronomia.
Eppure è così.
Forse la scuola è sorta dalle ceneri di un villaggio bruciato.
E forse Hoshi non era l'unico mostro nei dintorni.
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